La psicoterapia modifica le strutture cerebrali nella fobia sociale




L’ansia nelle situazioni sociali non è un problema raro: circa una persona su dieci, nel corso della vita, soffrirà di ansia sociale in maniera più o meno grave. Il disturbo di ansia sociale è diagnosticato se le paure e l’ansia nelle situazioni sociali hanno ripercussioni nella vita di tutti i giorni e causano intensa sofferenza. Un esempio di una situazione sociale che può causare questo tipo di ansia è il parlare di fronte ad un gruppo di persone. Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Zurigo, dell’Ospedale Universitario di Zurigo e dell’Ospedale Universitario di Psichiatria di Zurigo ha rivelato che terminare in maniera positiva un percorso di psicoterapia può modificare le strutture cerebrali che sono implicate nell’elaborazione e nella regolazione delle emozioni.

In pazienti che soffrono di disturbo d’ansia sociale alcune aree cerebrali, in particolare nelle zone frontali, hanno difficoltà nel regolare l’ansia eccessiva. Le tecniche cognitivo-comportamentali che servono a regolare le emozioni dovrebbero ripristinare l’equilibrio tra le aree cerebrali corticali e sottocorticali. Questo tipo di tecniche sono tipiche dell’approccio cognitivo-comportamentale, che è un approccio psicoterapico che mostra un buon livello di efficacia per la cura del disturbo d’ansia sociale. 


Lo studio di Zurigo si è focalizzato nel monitorare i cambiamenti strutturali del cervello nei pazienti che soffrono di disturbo d’ansia sociale dopo aver svolto una terapia cognitivo-comportamentale di 10 settimane. Usando la risonanza magnetica i cervelli dei partecipanti sono stati esaminati prima e dopo la terapia cognitivo-comportamentale.

Siamo stati in grado di mostrare che i cambiamenti strutturali avvengono in aree cerebrali legate all’autocontrollo e alla regolazione emotiva”, afferma Annette Brühl, primario del Centro per la Depressione, Disturbi D’Ansia e Psicoterapia dell’Ospedale Universitario di Psichiatria di Zurigo. Più ha successo il trattamento, più modifiche cerebrali avvengono. Il gruppo di ricerca è stato anche in grado di dimostrare che le aree cerebrali implicate nell’elaborazione delle emozioni erano più interconnesse dopo la terapia.

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